GTA – Gratosoglio Autogestita nasce da un gruppo di ragazzi e ragazze che hanno deciso di prendersi cura del quartiere. Era necessaria una sede per coordinarsi e organizzarsi sulle attività territoriali e da qui, dopo la richiesta di uno spazio senza ottenere alcun risultato, la decisione di occuparne uno abbandonato da più di 30 anni restituendolo alla collettività. Da 7 anni GTA si occupa di affrontare le problematiche territoriali proponendo alternative insieme agli abitanti del quartiere.
Il collettivo gestisce diverse attività tra cui quelle volte a sviluppare socialità e aggregazione organizzando eventi culturali e ludici per tutte le fasce di età (cinefestival, workshops, concerti, Parata di carnevale, cene sociali, spettacoli per bimbi etc).
Il collettivo ha inoltre costruito un percorso rispetto alla problematica lavorativa, creando la lista disoccupati e precari. Questa nasce per affrontare la questione della disoccupazione e precarietà lavorativa creando una rete tra gli abitanti dove scambiare esperienze, competenze, informazioni e lavori. Il progetto si prefigge di trattare la disoccupazione non come un problema individuale, ma sociale: affrontandolo collettivamente attraverso degli scioperi al contrario che consistono nel fare lavori utili per la collettività, ponendo al contempo il problema della loro retribuzione; dimostrando che c’è bisogno del lavoro di tutti per riqualificare il quartiere.
Da marzo 2020 GTA si è attivato nel progetto nessuno escluso con Emergency, da cui è nata la Brigata Solidarietà popolare Milano sud (insieme al collettivo ZAM) che ha coinvolto altri abitanti del quartiere.
Nei mesi della pandemia oltre alle attività di mutuo aiuto come la distribuzione alimentare, merende condivise, lo scambio libri e vestiti, il doposcuola e le tende della salute (momenti informativi e di prevenzione) il collettivo si è occupato , attraverso assemblee e questionari di raccogliere le problematiche lavorative, sanitarie ed economiche, aggravate da questo periodo emergenziale, producendo un programma popolare su queste tematiche.
È emerso come la mala-gestione del patrimonio Aler, con manutenzioni ordinarie e straordinarie pressoché assenti, sia uno dei temi più sentiti. Dalle prime assemblee sul tema è nata una mobilitazione, con cortei e iniziative in quartiere e l’invio di lettere collettive
ad ALER perché eseguisse i lavori necessari. Da qui è stato avviato uno sportello per raccogliere sistematicamente denunce sulla mala-getsione del patrimonio di edilizia pubblica. Questo ha portato ALER ad eseguire, in alcuni casi, interventi di manutenzione mai presi in carico.
Oltre a quello abitativo, è stato attivato anche uno sportello sul tema del lavoro, per dare seguito all’iniziativa della lista disoccupati e fornire strumenti per la stesura del CV e della lettera di presentazione. Questo percorso è supportato da Emergency per quel che concerne la ricerca di un impiego.
Infine si è costituito uno sportello salute, con la presenza di alcuni sanitari, per promuovere una sanità accessibile a tutti e tutte e dare informazioni e piccole consulenze come aiuto per fare fronte alla burocrazia e come strumento per costruire mobilitazioni in difesa della sanità pubblica.
Le pratiche dal basso hanno l’obiettivo di costruire un’alternativa, un mondo migliore partendo dalla solidarietà popolare, dal tessere relazioni e pratiche collettive. La sicurezza nei quartieri passa dal miglioramento della vita sociale, delle relazioni, dei servizi e dall’intervento riguardo le problematiche abitative.
E’ fondamentale scendere in strada, ridare vita ai quartieri e viverli insieme, moltiplicando e coordinando realtà come queste.
Il collettivo gestisce diverse attività tra cui quelle volte a sviluppare socialità e aggregazione organizzando eventi culturali e ludici per tutte le fasce di età (cinefestival, workshops, concerti, Parata di carnevale, cene sociali, spettacoli per bimbi etc).
Il collettivo ha inoltre costruito un percorso rispetto alla problematica lavorativa, creando la lista disoccupati e precari. Questa nasce per affrontare la questione della disoccupazione e precarietà lavorativa creando una rete tra gli abitanti dove scambiare esperienze, competenze, informazioni e lavori. Il progetto si prefigge di trattare la disoccupazione non come un problema individuale, ma sociale: affrontandolo collettivamente attraverso degli scioperi al contrario che consistono nel fare lavori utili per la collettività, ponendo al contempo il problema della loro retribuzione; dimostrando che c’è bisogno del lavoro di tutti per riqualificare il quartiere.
Da marzo 2020 GTA si è attivato nel progetto nessuno escluso con Emergency, da cui è nata la Brigata Solidarietà popolare Milano sud (insieme al collettivo ZAM) che ha coinvolto altri abitanti del quartiere.
Nei mesi della pandemia oltre alle attività di mutuo aiuto come la distribuzione alimentare, merende condivise, lo scambio libri e vestiti, il doposcuola e le tende della salute (momenti informativi e di prevenzione) il collettivo si è occupato , attraverso assemblee e questionari di raccogliere le problematiche lavorative, sanitarie ed economiche, aggravate da questo periodo emergenziale, producendo un programma popolare su queste tematiche.
È emerso come la mala-gestione del patrimonio Aler, con manutenzioni ordinarie e straordinarie pressoché assenti, sia uno dei temi più sentiti. Dalle prime assemblee sul tema è nata una mobilitazione, con cortei e iniziative in quartiere e l’invio di lettere collettive
ad ALER perché eseguisse i lavori necessari. Da qui è stato avviato uno sportello per raccogliere sistematicamente denunce sulla mala-getsione del patrimonio di edilizia pubblica. Questo ha portato ALER ad eseguire, in alcuni casi, interventi di manutenzione mai presi in carico.
Oltre a quello abitativo, è stato attivato anche uno sportello sul tema del lavoro, per dare seguito all’iniziativa della lista disoccupati e fornire strumenti per la stesura del CV e della lettera di presentazione. Questo percorso è supportato da Emergency per quel che concerne la ricerca di un impiego.
Infine si è costituito uno sportello salute, con la presenza di alcuni sanitari, per promuovere una sanità accessibile a tutti e tutte e dare informazioni e piccole consulenze come aiuto per fare fronte alla burocrazia e come strumento per costruire mobilitazioni in difesa della sanità pubblica.
Le pratiche dal basso hanno l’obiettivo di costruire un’alternativa, un mondo migliore partendo dalla solidarietà popolare, dal tessere relazioni e pratiche collettive. La sicurezza nei quartieri passa dal miglioramento della vita sociale, delle relazioni, dei servizi e dall’intervento riguardo le problematiche abitative.
E’ fondamentale scendere in strada, ridare vita ai quartieri e viverli insieme, moltiplicando e coordinando realtà come queste.