ALLA SCOPERTA DI GRATOSOGLIO 27/10/2022
Il 27 ottobre sono stata inserita all’interno del programma Data Reporter Lab, attività organizzata da Rosy Battaglia, Emiliano Salvi ed Elisa Venturini di ActionAid. Una missione territoriale sul quartiere di Gratosoglio con le classi terze dell’Istituto superiore Kandinsky che ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi ad avvicinarsi al giornalismo civico e conoscere il territorio attraverso una sua mappatura. La passeggiata prevedeva:
La narrazione in questo caso è stata modificata per avvicinarsi ad un pubblico diverso, meno attento e facilmente distraibile, gli adolescenti. La visita è iniziata ogni volta con due domande riferite al gruppo: la prima chiedendo chi fosse di Gratosoglio, la seconda era riferita a che tipo di reputazione abbia Gratosoglio secondo il loro parere e secondo gli “altri”.
Dopo aver raccontato la storia dell’antico borgo iniziava la narrazione sull’abbandono e il cambiamento dell’antica Abbazia Vallombrosana cercando di sensibilizzare i giovani ragazzi a prendersi cura e tutelare i beni che ci appartengono e che ci rappresentano; in generale, molti studenti sono stati scioccati e allibiti dalla trasformazione dell’antica chiesa e canonica in palestra.
L’ultima tappa è stata assegnata all’ex Cotonificio Cederna e alla sua salvaguardia, sottolineando le caratteristiche estetiche, e come potrebbe diventare e trasformarsi in un futuro per essere restituita al quartiere e ai cittadini.
L’esperienza ha avuto come obiettivo quello di generare una nuova consapevolezza nei giovani studenti sull’avere una coscienza civica e nel prendersi cura di ciò che hanno intorno, nei loro diritti da cittadino/a e nella partecipazione attiva. Quest’ultima questione molto significativa negli ultimi tempi perché il pubblico di questa esperienza è formato dai così detti “ragazzi del lockdown” che da quanto si osserva sono le generazioni meno motivate e attive socialmente. Pertanto, l’esperienza era finalizzata a stuzzicare la fantasia e la curiosità e motivando in loro un nuovo senso di giustizia e di cittadinanza.
Ogni gruppo ha avuto in dotazione una macchina fotografica di istantanee con cui hanno dovuto catturare l’elemento più caratteristico del percorso. Inoltre, hanno integrato al lavoro di raccolta di informazioni, attraverso i social media, delle “stories” di Instagram.
- Gratosoglio vecchia (Cotonificio Cederna e antica Abbazia Vallombrosana)
- Skatepark
- Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Madre della Chiesa
- Piazza Senza Nome
- Oklahoma
- Campo Basket
- GTA
- Lo Scrigno
- Casa delle Associazioni restituzione finale
La narrazione in questo caso è stata modificata per avvicinarsi ad un pubblico diverso, meno attento e facilmente distraibile, gli adolescenti. La visita è iniziata ogni volta con due domande riferite al gruppo: la prima chiedendo chi fosse di Gratosoglio, la seconda era riferita a che tipo di reputazione abbia Gratosoglio secondo il loro parere e secondo gli “altri”.
Dopo aver raccontato la storia dell’antico borgo iniziava la narrazione sull’abbandono e il cambiamento dell’antica Abbazia Vallombrosana cercando di sensibilizzare i giovani ragazzi a prendersi cura e tutelare i beni che ci appartengono e che ci rappresentano; in generale, molti studenti sono stati scioccati e allibiti dalla trasformazione dell’antica chiesa e canonica in palestra.
L’ultima tappa è stata assegnata all’ex Cotonificio Cederna e alla sua salvaguardia, sottolineando le caratteristiche estetiche, e come potrebbe diventare e trasformarsi in un futuro per essere restituita al quartiere e ai cittadini.
L’esperienza ha avuto come obiettivo quello di generare una nuova consapevolezza nei giovani studenti sull’avere una coscienza civica e nel prendersi cura di ciò che hanno intorno, nei loro diritti da cittadino/a e nella partecipazione attiva. Quest’ultima questione molto significativa negli ultimi tempi perché il pubblico di questa esperienza è formato dai così detti “ragazzi del lockdown” che da quanto si osserva sono le generazioni meno motivate e attive socialmente. Pertanto, l’esperienza era finalizzata a stuzzicare la fantasia e la curiosità e motivando in loro un nuovo senso di giustizia e di cittadinanza.
Ogni gruppo ha avuto in dotazione una macchina fotografica di istantanee con cui hanno dovuto catturare l’elemento più caratteristico del percorso. Inoltre, hanno integrato al lavoro di raccolta di informazioni, attraverso i social media, delle “stories” di Instagram.